Roma è la città degli echi,
la città delle illusioni, e la città del desiderio. Giotto
Aduevoci: lemuraeimuri
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Roma è una fonte di ispirazione davvero inesauribile: basta osservarla con calma e da prospettive diverse, dall’alto in una vista panoramica, o più da vicino quasi al microscopio. Questo intenso e complicato periodo che abbiamo passato e che stiamo ancora vivendo è stato per me l’occasione di rivolgere alla mia città tutte le attenzioni che merita e di individuare tante nuove iniziative adatte ad un pubblico locale e non solo. Come tanti altri colleghi, anch’io ho iniziato a riscoprire questa città nei suoi quartieri meno appariscenti, con itinerari alternativi che mi hanno sempre sorpreso e soddisfatto.
Insieme alla collega e amica Silvia Poggiani, abbiamo ideato un numero di percorsi che abbiamo chiamato più volte “Le mura e i muri”, un calendario di visite “a due voci” che proponessero la storia di rioni, quartieri e borgate stretti tra i due capisaldi dell’Archeologia e della Street Art, tra la storia più remota dei territori e loro le manifestazioni artistiche più recenti, spontanee e non. Girando in tondo per la Capitale, siamo partiti dalla Garbatella, per esplorare Tor Marancia, l’Ostiense e San Paolo, Testaccio con Trastevere, e poi San Lorenzo, il Quadraro, Tor Pignattara, Villa Gordiani e persino il Trullo.
Il risultato è un percorso diversificato ed estremamente variegato, fatto di sotterranei, progetti di rivalutazione urbana, acquedotti monumentali, poster-art, resti di ville imperiali e sticker-art.